100 case popolari

mostra fotografica di Fabio Mantovani, a cura di Sara Marini

ZEN Palermo

venerdì 25 ottobre - domenica 10 novembre 2013
visitabile tutti i giorni dalle 17.30 alle 19.30
chiuso il lunedì
per informazioni 329 9609110

INAUGURAZIONE venerdì 25 ottobre ore 18.00
Tavola rotonda con
Fabio Mantovani, Sara Marini, Giovanni Ginocchini, Piero Orlandi e Michele Zanelli
introduce Luisa Bravo

Evento promosso da duepuntilab in collaborazione con Spazio Lavì
con il patrocinio del Comune di Bologna


Nell'ambito di 100 case popolari si terrà il workshop fotografico BigBologna, condotto da Fabio Mantovani, alla scoperta degli spazi pubblici a grande scala delle architetture Unipol.



100 case popolari di Fabio Mantovani, a cura di Sara Marini

Cento case popolari è un racconto itinerante di Fabio Mantovani sulla stagione eroica del progetto residenziale collettivo in Italia, stagione che ha interessato un arco temporale esteso spesso associata agli anni settanta del cosiddetto secolo breve.
Il progetto Cento case popolari muta nel suo riproporsi: presentato nello spazio Lavì di Sarnano nel 2013 in forma di affresco (cento scatti narravano sette progetti) si presenta nella galleria duepuntilab con il mosaico che conferma le cento visioni, ora focalizzate su otto progetti (nuove fotografie interessano il quartiere Le Piagge di Firenze), e una serie di manifesti dedicati allo ZEN di Palermo (scatti che entreranno successivamente come nuovi tasselli del mosaico).
L'affresco racconta otto progetti – Rozzol Melara a Trieste, Gallaratese a Milano, Forte Quezzi a Genova, Pilastro+Virgolone e Barca a Bologna, Le Piagge a Firenze, Corviale a Roma, Villaggio Matteotti a Terni – o forse, più precisamente, registra attraverso cento scene come le persone attraversano e vivono oggi architetture costruite per essere pezzi di città. Cento scatti compongono un affresco atopico e relazionale: la posizione delle fotografie non è tesa a raccontare i singoli luoghi, ma una stagione precisa dell'architettura apparentemente indifferente alle posizioni geografiche. All'osservatore è chiesto prima di perdersi nella grande scena e di ricomporre solo in un secondo momento, attraverso i singoli frammenti, l'immagine dei quartieri. I manifesti sul quartiere siciliano, pensati appunto come manifesti da strada, disegnano un paesaggio urbano in dialogo con lo spazio espositivo e contemporaneamente a contrappunto dello stesso.
Lo sguardo di Mantovani insiste lucidamente, senza indecisioni, sul rapporto tra corpo e spazio: non ci sono protagonisti, ci sono relazioni a distanza. I cento scatti hanno tutti due protagonisti: l'architettura colta nel suo persistere, sia come manufatto sia come pensiero, e le persone fissate nell'immagine mentre sono in viaggio, cariche di storia che ne disegna i volti, desiderose di attraversare la scena con le proprie cangianti diversità.

Sara Marini © 2013